Condizioni fisiche sottostanti, come per esempio tiroidite, anemia, carenza di vitamine, sali minerali, … possono dare un quadro falsato di ansia e/o depressione, o sintomi come stanchezza, nervosismo, difficoltà di addormentamento, ipersonnia, tachicardia, bradicardia, tremori, ecc.
Il medico di base sarà in grado di diagnosticare questi stati di carenza, grazie ad una semplice, quanto fondamentale analisi del sangue e consigliare una terapia farmacologica o un regime alimentare opportuno.
2 Fai un diario per una o due settimane
Scrivi i sintomi, quando si presentano, in quali occasioni, quanto dura il singolo episodio, da quanto tempo dura il malessere. Queste informazioni saranno utili a te per decidere se la situazione dura da troppo tempo o se invece è solo un momento di sconforto. Saranno utili al terapeuta per avere un quadro più chiaro della situazione.
3 Prova ad aiutarti da solo con gli strumenti e le risorse che hai o che puoi costruirti
Parla alla tua famiglia o ad un amico delle tue preoccupazioni.
Leggi e soprattutto metti in pratica ciò che c’è scritto nei libri di auto-aiuto che suggeriscono modi per cambiare schemi comportamentali e di pensiero inutili e dannosi.
Importante: non serve solo leggere. Ricordati la pubblicità della Nike: Just do it!
Qualche tempo fa ho letto questa frase, non ricordo dove, altrimenti avrei con piacere scritto la fonte “Siamo saturi di informazioni e in debito di azioni…
Dunque leggi e soprattutto, metti in pratica.
4 Cerca uno psicologo
Se dopo i primi tre step, fondamentale è il primo, non sei riuscito/a a risolvere, puoi venire in studio da me. In tal caso, telefona dal lunedì al venerdì tra le 13.30 e le 14.30, al 3485132139 e prendi un appuntamento
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22 Apr 2020
Quattro azioni + 1, da svolgere prima di rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta
1
Consulta il tuo medico di famiglia
Condizioni fisiche sottostanti, come per esempio tiroidite, anemia, carenza di vitamine, sali minerali, … possono dare un quadro falsato di ansia e/o depressione, o sintomi come stanchezza, nervosismo, difficoltà di addormentamento, ipersonnia, tachicardia, bradicardia, tremori, ecc.
Il medico di base sarà in grado di diagnosticare questi stati di carenza, grazie ad una semplice, quanto fondamentale analisi del sangue e consigliare una terapia farmacologica o un regime alimentare opportuno.
2 Fai un diario per una o due settimane
Scrivi i sintomi, quando si presentano, in quali occasioni, quanto dura il singolo episodio, da quanto tempo dura il malessere. Queste informazioni saranno utili a te per decidere se la situazione dura da troppo tempo o se invece è solo un momento di sconforto. Saranno utili al terapeuta per avere un quadro più chiaro della situazione.
3 Prova ad aiutarti da solo con gli strumenti e le risorse che hai o che puoi costruirti
Parla alla tua famiglia o ad un amico delle tue preoccupazioni.
Leggi e soprattutto metti in pratica ciò che c’è scritto nei libri di auto-aiuto che suggeriscono modi per cambiare schemi comportamentali e di pensiero inutili e dannosi.
Importante: non serve solo leggere. Ricordati la pubblicità della Nike: Just do it!
Qualche tempo fa ho letto questa frase, non ricordo dove, altrimenti avrei con piacere scritto la fonte “Siamo saturi di informazioni e in debito di azioni…
Dunque leggi e soprattutto, metti in pratica.
4 Cerca uno psicologo
Se dopo i primi tre step, fondamentale è il primo, non sei riuscito/a a risolvere, puoi venire in studio da me. In tal caso, telefona dal lunedì al venerdì tra le 13.30 e le 14.30, al 3485132139 e prendi un appuntamento
Oppure cerca un altro terapeuta.
Se stai cercando un privato, clicca su Albo Nazionale degli Psicologi
Se ti trovi in Sardegna, ti metto il link dell’Albo degli Psicologi della Sardegna, a cui sono iscritta, anche io, clicca qui,
Se stai cercando un terapeuta della Asl, rivolgiti al centro di salute mentale della tua zona, di seguito metto i link per Sassari e Cagliari,
A proposito…sai cosa sono e cosa fanno i centri di salute mentale? E i consultori?
+ 1
Ricordati, prima di contattare un altro terapeuta, di concludere la vecchia terapia, nel caso tu ne stessi già seguendo una.